
DISTURBI DEL SONNO-VEGLIA
SOFFRI DI UN DISTURBO DEL SONNO ?
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I disturbi del "sonno-veglia" (definizione del Manuale Diagnostico dei Disturbi Mentali DSM-5) possono essere di vario tipo :
- Disturbo da insonnia : lo si individua quando, nonostante ci siano adeguate condizioni per dormire, ci si sveglia ancora stanchi con la sensazione di non avere riposato bene. Vi è inoltre difficoltà ad addormentarsi (i bambini per esempio non si addormentano se non in presenza di un adulto), vi sono risvegli frequenti durante la notte con fatica a riprendere sonno (i bambini richiedono l'adulto per riaddormentarsi dopo il risveglio notturno), oppure vi sono risvegli precoci al mattino con difficoltà a riaddormentarsi.
Per essere in presenza di un vero e proprio disturbo da insonna tuttavia occorre che se si verifichi da almeno tre volte alla settimana e per almeno tre mesi e deve causare un disagio significativo o alterare il funzionamento in ambito sociale, lavorativo, scolastico, comportamentale. Ovviamente si tratta di disturbo da insonnia solo se non vi è stata assunzione di sostanze che alterano il sonno, e se non ci sono altri disturbi mentali o condizioni mediche che provochino insonnia.
- Disturbo da ipersonnolenza : siamo in presenza di questo disturbo quando oltre alle normali 7 ore di sonno, durante la giornata, ci sono periodi di sonno ricorrenti, o un sonno prolungato oltre le 9 ore al giorno senza riuscire ancora a riposarsi. Oppure quando dopo un risveglio improvviso si ha difficoltà ad essere completamente svegli. L'ipersonnolenza anche in questo caso deve essere tale deve compromettere il funzionamento in ambito sociale, lavorativo, scolastico e comportamentale, e ovviamente non deve essere causata da sostanze o farmaci e non devono essere presenti altri disturbi mentali e clinici che provochino l'ipersonnolenza.
- Narcolessia : è invece un bisogno irrefrenabile e ricorrente di dormire, con attacchi di sonno e/o cataplessia (perdita del tono muscolare) nella stessa giornata.
- Apnea : durante il sonno vi sono disturbi della respirazione, con russamento, sbuffamenti/rantoli e pause respiratorie. Questi disturbi causano durante il giorno una grande sonnolenza, astenia (stanchezza) e il sonno non è ristoratore.
- Disturbi circadiani del ritmo sonno-veglia : in questo caso vi è un disallineamento tra il ritmo interno giorno-notte e il ritmo sonno-veglia imposto dagli impegni sociali e lavorativi. E' presente in tali casi ipersonnolenza durante il giorno o insonnia di notte, con conseguente compromissione delle funzioni lavorative, sociali e scolastiche.
- Parasonnie : possono essere identificati come episodi ricorrenti di risvegli incompleti, con la presenza o meno di fenomeni di sonnambulismo (deambulazione e allontanamento dal letto durante il sonno, espressione fissa e vuota) e/o terrori nel sonno (risvegli con terrore improvviso con grida di panico, sudorazione, tachicardia). Le persone che soffrono di questo tipo di parasonnie non ricordano alcun sogno o hanno una sola scena onirica visiva.
Fra le parasonnie vi è anche il disturbo da incubi, ovvero sogni prolungati, vividi con contenuti minacciosi per la sopravvivenza, per la sicurezza e per l'integrità fisica, ma al risveglio le persone sono subito sveglie e vigili.
Ripetuti episodi di attivazione durante il sonno associati a vocalizzazioni e/o comportamenti motori complessi si definiscono disturbi comportamentali del sonno REM e fanno sempre parte delle parasonnie.
Un ultimo disturbo che fa parte delle parasonnie è la sindrome delle gambe senza riposo. E' caratterizzato dal bisogno di muovere le gambe in risposta a sensazioni sgradevoli e spiacevoli alle gambe, e si presenta nel momento in cui vi è inattività o riposo, peggiorando la sera o la notte rispetto al giorno.
Nei disturbi del sonno-veglia occorre ricercare la causa con un'accurata indagine medica, psichiatrica o psicologica. Spesso vi sono cause psicologiche o traumi, anche passati, che attivano risposte disfunzionali del sonno. Qualora l'origine del disturbo fosse di natura traumatica si potrà intervenire con una buona psicoterapia e con lo strumento dell'EMDR, mirato a desensibilizzare e rielaborare il ricordo disfunzionale sottostante.
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